La lattuga è la regina dell’orto, e quindi non può mancare neanche nel tuo. Proprio per questo motivo, abbiamo pensato di creare questa piccola guida per farti familiarizzare di più con il mondo della lattuga, per conoscerla veramente a 360 gradi.
La lattuga ha fino ad oggi origini sconosciute. Alcuni sostengono che provenga dalla Siberia o dall’Oriente. Alcuni studi più recenti mostrano che la lattuga era consumata anche dai Greci e dai Romani. Il nome “lattuga” infatti richiama il succo lattiginoso che questa pianta secerne. Riguardo al suo nome, ti sveliamo un’altra curiosità: lo sapevi che molti la chiamano insalata, ma che in realtà non è corretto designarla in questo modo?
Ora che hai qualche nozione in più sulla lattuga, potrai addentrarti nel mondo della sua coltivazione per scoprire i trucchi e tutti i segreti su come piantare una lattuga correttamente e su come farla crescere per ottenere un ottimo prodotto finale.
Innanzitutto, sappi che per trapiantare la lattuga non ci sono vincoli climatici o temporali determinanti. Infatti, essa si adatta bene a qualsiasi temperatura e non ha neanche interruzioni nel corso dell’anno. In generale, quindi, potrai decidere di coltivare la tua lattuga quando più lo ritieni opportuno. Stai però accorto ad alcuni dettagli: alcuni tipi di lattuga si adattano meglio alle stagioni rigide mentre altre prediligono la primavera. Per esempio, indivia, scarola e radicchi si trovano bene anche se esposti a temperature invernali. Mentre, tipologie come la lattuga cappuccio, la romana e la trocadero stanno molto bene durante le stagioni della primavera e dell’estate.
Per quanto riguarda il terreno, sappi che ognuna di loro si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, che sia argilloso che sabbioso. L’unica cosa che importa è che il terreno sia abbastanza soffice per ospitare la tua lattuga. Ma non solo, è importante anche prestare attenzione alla sua ricchezza in fatto di nutrimento. Un terreno ben nutrito, e quindi ricco di sostanza organica, ti garantirà risultati migliori. Insieme a questi accorgimenti, sarà anche il caso di assicurarsi che la terra non favorisca la creazione di ristagni d’acqua quando si irriga. È quindi fondamentale che il terreno sia drenante e non si formino zone d’umidità che porteranno la tua lattuga a marcire inevitabilmente.
Parlando di irrigazione, sappi che la lattuga va annaffiata regolarmente. Dopo il trapianto avrà necessità di acqua in maniera più abbondante rispetto che al resto del corso della sua vita. Attenzione però, mantieniti lontano dalle sue foglie quando la irrighi dopo averla trapiantata, poiché potrebbe nuocere alla sua salute. Prenditi un momento per annaffiarla alla mattina presto o la sera dopo il tramonto, evitando così le ore più calde della giornata.